Fasi della manutenzione
Apparecchiature per estinzione incendi – Estintori di incendio – UNI 9994-2
1. Sorveglianza: misura di prevenzione atta a controllare, con costante e particolare attenzione, l’estintore nella posizione in cui é collocato, tramite l’effettuazione di una serie di accertamenti. La sorveglianza puó essere effettuata dal personale normalmente presente nella aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni
2. Controllo: misura di prevenzione atta a verificare, con frequenza almeno semestrale, l’efficienza dell’estintore, tramite l’effettuazione di alcuni accertamenti. Il servizio di controllo, revisione e collaudo deve essere svolto da personale esperto, qualificato e Certificato.
3. Revisione: misura di prevenzione, di frequenza almeno pari a quella indicata nel prospetto, atta a verificare, e rendere perfettamente efficiente l’estintore.Il prospetto stabilisce la frequenza di revisione, con ricarica e\o sostituzione dell’agente estinguente secondo le seguenti scadenze.
TIPO DI ESTINTORE | TEMPO MASSIMO DI REVISIONE CON SOSTITUZIONE DI RICARICA |
A polvere | mesi 36 |
Ad acqua o a schiuma | mesi 24 / 48 |
A biossido di carbonio (CO2) | mesi 60 |
4. Collaudo: misura di prevenzione atta a verificare, con una frequenza specificata, la stabilitá del serbatoio o della bombola dell’estintore, in quanto facenti parte di apparecchi a pressione. Gli estintori a Co2 e le bombole di gas ausiliario devono rispettare le scadenze indicate dalla legislazione vigente e costruiti in conformitá alla Direttiva 97/23/CE (DLgs 93/2000) devono essere collaudati ogni 10 anni mediante una prova idraulica della durata di 30 secondi alla pressione di prova (Pt) indicata sul serbatoio. Gli estintori che non siano giá soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione vigente e non conformi alla Direttiva 97\ce, devono essere collaudati ogni 6 anni, mediante una prova idraulica della durata di 1 minuto a una pressione di 3,5 MPa, o come da valore punzonato sul serbatoio se maggiore. UNI 9994-1/13 – Apparecchiature per estinzione incendi. Estintori d’incendio. Manutenzione.
Manutenzione idranti
UNI EN 671-1 – Sistemi fissi di estinzione incendi. Sistemi equipaggiati con tubazioni. Naspi antincendio con tubazioni semirigide.
La norma specifica i requisiti ed i metodi di prova per la costruzione e la funzionalitá dei naspi antincendio con tubazioni semirigide. La bobina deve ruotare attorno ad un perno. La bobina é composta da due circolari di diametro massimo non maggiore di 800 mm. Collegati da settori interni o da un tamburo di diametro minimo non minore di 200 mm. Per le tubazioni da 19 mm. E 25 mm, e non minore di 280 mm. Per le tubazioni da 33 mm. Il colore dei dischi della bobina deve essere rosso. La rotazione della bobina deve arrestarsi nel limite di un giro quando il naspo é sottoposto alla prova di frenatura dinamica.
La lunghezza elementare non deve superare i 30 metri.
La tubazione deve essere semirigida, conforme alla norma europea EN 694 e deve essere dotata all’estremitá di una lancia erogatrice che permetta le seguenti regolazioni del getto: chiusura getto, e getto fraziono nato e\o getto pieno. Il portello della cassetta deve poter aprirsi di circa 180° per permettere lo srotolamento della tubazione in ogni direzione.
UNI EN 671-2 – Sistemi fissi di estinzione incendi. Sistemi equipaggiati con tubazioni. Idranti a muro con tubazioni flessibili.
La norma specifica i requisiti ed i metodi di prova per la costruzione e la funzionalitá degli idranti a muro con tubazioni flessibili. La tubazione deve essere appiattibile e conforme alla norma europea EN 14540, il diametro nominale della tubazione non deve essere maggiore di 52 mm, la lunghezza elementare di tubazione non deve essere maggiore di 20 metri. La tubazione deve essere dotata all’estremitá di una lancia erogatrice che permetta le seguenti regolazioni del getto: chiusura getto, e getto frazionato e\o getto pieno. La valvola di intercettazione deve essere posizionata in modo tale che ci siano almeno 35 mm tra ogni lato della cassetta ed il diametro esterno del volantino, sia in posizione di apertura totale che di chiusura.
Le cassette devono essere munite di portello e possono essere chiuse con una serratura. Le cassette dotate di serratura devono essere provviste di un dispositivo di apertura d’emergenza che puó essere protetto solo con materiali frangibili e trasparenti. Un dispositivo di apertura deve essere previsto per permettere l’ispezione periodica e la manutenzione. Il dispositivo di apertura deve prevedere la possibilitá di essere munito di sigillo di sicurezza. Resistenza alla corrosione di parti rivestite: deve superare la prova di 240 ore in nebbia salina come specificato nella ISO 9227. Il colore del supporto (sella salva manichetta) della tubazione deve essere rosso.
UNI EN 671-3 – Sistemi fissi di estinzione incendi: sistemi equipaggiati con tubazioni.
Manutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide ed idranti a muro con tubazioni flessibili. Controllo e verifica annuale, eseguiti da persona competente alla pressione di rete; ricordiamo tuttavia che la scadenza suddetta deriva dalla normativa europea, mentre in Italia continua a rimanere in vigore il controllo semestrale secondo il D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547. Ogni 5 anni tutte le tubazioni devono essere sottoposte alla massima pressione di esercizio come specificato nelle norme 671-1 e\o 671-2 (12 bar per un minuto).
UNI 10779 : 2014 – Impianti di estinzione incendi. Reti di idranti. Progettazione, installazione ed esercizio.
La norma specifica i requisiti minimi da soddisfare nella progettazione, installazione, ed esercizio degli impianti idrici antincendio permanentemente in pressione, destinati all’alimentazione di idranti e naspi antincendio. Per ciascun idrante deve essere prevista almeno una dotazione, ubicata in prossimitá dell’idrante, in apposita cassetta di contenimento, di una lunghezza normalizzata di tubazione flessibile, completa di raccordi e lancia di erogazione. Gli idranti a muro devono essere conformi alla UNI EN 671-2. I naspi devono essere conformi alla UNI EN 671-1. I raccordi devono essere conformi alla UNI 804. Le legature devono essere conformi alla UNI 7422. Gli idranti colonna soprasuolo devono essere conformi alla UNI EN 14384. Gli idranti sottosuolo devono essere conformi alla UNI EN 14339.
Manutenzione Porte tagliafuoco
Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 – Allegato VI
6.3 Vie di uscita – Tutte quelle parti del luogo di lavoro destinate a vie di uscita, quali passaggi, corridoi, scale, devono essere sorvegliate periodicamente al fine di assicurare che siano libere da ostruzioni e da pericoli che possano compromettere il sicuro utilizzo in caso di esodo. Tutte le porte sulle vie di uscita devono essere regolarmente controllate per assicurare che si aprano facilmente. Ogni difetto deve essere riparato il piú presto possibile ed ogni ostruzione deve essere immediatamente rimossa. Particolare attenzione deve essere dedicata ai serramenti delle porte. Tutte le porte resistenti al fuoco devono essere regolarmente controllate per assicurarsi che non sussistano danneggiamenti e che chiudano regolarmente. Qualora siano previsti dispositivi di auto chiusura, il controllo deve assicurare che la porta ruoti liberamente e che il dispositivo di auto chiusura operi effettivamente. Le porte munite di dispositivi di chiusura automatici devono essere controllate periodicamente per assicurare che i dispositivi siano efficienti e che le porte si chiudano perfettamente. Tali porte devono essere tenute libere da ostruzioni. La segnaletica direzionale e delle uscite di sicurezza deve essere oggetto di sorveglianza per assicurarne la visibilitá in caso di emergenza. Tutte le misure antincendio previste per migliorare la sicurezza delle vie di uscita, quali per esempio gli impianti di evacuazione fumo, devono essere verificati secondo le norme di buona tecnica e manutenzionati da persona competente. D.M. 3 Novembre 2004 G.U. n. 271 del 18 novembre 2004 Disposizioni relative all’installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l’apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso di incendio.
Art. 4 comma C2 Il datore di lavoro deve effettuare la corretta manutenzione osservando tutte le istruzioni fornite dal produttore.
Art. 5 I dispositivi per l’apertura non muniti di marcatura “CE” devono essere sostituiti in caso di rottura o comunque entro 6 anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.(ultima proroga deliberata – 16 febbraio 2013)
La Sames Service vanta Tecnici qualificati e certificati nella manutenzione / riparazione / sostituzione ed installazione di tutti i dispositivi di sicurezza per porte tagliafuoco ed uscite di emergenza.