idranteDescrizione e Applicazioni

La rete idrante é costituita da un sistema di tubazioni fisse per l’alimentazione idrica sulle quali sono derivati uno o piú idranti antincendio, complessi idranti, naspi, attacchi motopompa, idranti soprassuolo e sottosuolo, etc. La rete é collegata ad una o piú alimentazioni idriche mediante un collettore; alla rete stessa possono essere connessi idranti antincendio costituiti da un attacco unificato, dotato di una valvola d’intercettazione ad apertura manuale.

Idratante La rete idranti deve essere corredata di uno o piú attacchi di mandata per le autopompe dei Vigili del Fuoco (Attacchi Motopompa), costituiti da una valvola di intercettazione ed una di non ritorno e provvisti altresí di attacchi unificati per tubazioni flessibili antincendi (Manichette). Tali attacchi hanno una funzione di alimentazione idrica sussidiaria e devono comprendere: uno o piú bocche di immissione UNI 70 a girello con filtro, per evitare l’entrata nella rete di corpi estranei, una valvola di intercettazione che consenta l’intervento sui componenti senza svuotare l’impianto, una valvola di non ritorno o altro dispositivo atta ad evitare la fuoriuscita dell’acqua dall’impianto in pressione.

Le alimentazioni idriche devono essere realizzate in maniera tale da mantenere sempre efficiente e funzionante l’impianto, pertanto devono assicurargli la portata e la pressione richiesta.

La norma UNI 10779 stabilisce i requisiti minimi che la rete idranti deve possedere sia dal punto di vista della progettazione sia della installazione e dell’esercizio, introducendo il criterio della distinzione fra protezione interna ed esterna, considerando la rete idranti come un vero e proprio sistema fisso di protezione contro l’incendio, avente una sua organica costituzione.

Gli edifici con altezza in gronda, superiore a 45 metri, non rientrano tuttavia nel campo di applicazione della norma UNI 10779, non rientrano inoltre le attivitá esistenti all’aperto perché vi é il pericolo che il gelo possa creare problemi di funzionalitá e nei casi in cui é consentita la connessione diretta della rete con quella idrica a servizio dell’attivitá.

La norma UNI 9490 contiene tra l’altro i requisiti che devono possedere le tubazioni per installazioni sia fuori terra che interrata. Le valvole di intercettazione devono essere del tipo indicante la posizione di apertura/chiusura UNI 6884 oppure di tipo a saracinesca UNI 7125. Per quanto attiene agli idranti sottosuolo questi devono essere adeguatamente segnalati e non deve essere possibile ostacolarne in alcun modo l’utilizzo.

L’installazione di una rete idrante comporta che le tubazioni debbano essere installate tenendo conto dell’affidabilitá che il sistema deve offrire; la chiusura ad anello dei collettori principali e l’installazione di valvole di intercettazione in posizioni opportune costituiscono uno dei criteri per il raggiungimento del livello di affidabilitá richiesto al sistema.
Le tubazioni di una rete idranti devono potere essere svuotate senza dovere necessariamente smontare i suoi componenti piú significativi e non devono essere esposte a danneggiamenti. Anche il gelo é un problema da non sottovalutare, infatti nei luoghi in cui la temperatura invernale puó scendere sotto lo zero, é necessario che le tubazioni, ove non sia possibile fare diversamente, risultino protette opportunamente contro questo pericolo con materiali coibenti. Le reti idranti da installare in zone definite sismiche di grado I°, II° e III° devono essere tali da resistere ai movimenti tellurici senza subire rotture.

Quando le tubazioni della rete idranti attraversano strutture verticali ed orizzontali dell’edificio devono essere attuate le necessarie precauzioni volte ad evitare le deformazioni delle tubazioni o il danneggiamento degli elementi costruttivi derivanti da dilatazioni o da cedimenti strutturali. In ogni caso i sostegni delle tubazioni della rete devono essere non combustibili; i collari devono risultare chiusi attorno ai tubi e non devono essere usati sostegni aperti. Nella norma sono indicati i diametri, la sezione e lo spessore che devono avere i sostegni.

Gli idranti soprassuolo devono essere posti ad una distanza massima tra loro non superiore a 60 metri e la loro distanza massima dalle pareti perimetrali esterne degli edifici deve essere compresa tra i 5 e i 10 metri.

Riguardo agli idranti a muro (complessi idrante), questi devono essere installati in maniera che ogni complesso sia in grado di proteggere non piú di 1000 metri quadri e che ogni punto dell’aria protetta disti al massimo 20 metri da esso.